Guido Cavalcanti (Firenze, tra il 1250 e il 1259 – Firenze, 29 agosto 1300) è stato un importante poeta italiano del Dolce Stil Novo.
Vita:
Nato a Firenze da nobile famiglia guelfa, Cavalcanti fu coinvolto attivamente nelle lotte politiche della sua città. La sua vita fu segnata da contrasti e conflitti, in particolare con la fazione dei Donati. Sposò Bice di messer Farinata degli Uberti, legandosi così ad una famiglia ghibellina. Nel 1300, a seguito di un'ordinanza di esilio emessa dai Priori, tra cui Dante Alighieri, fu esiliato a Sarzana, dove contrasse una malattia che lo portò alla morte poco dopo il suo ritorno a Firenze.
Opere e Stile:
Cavalcanti è considerato uno dei massimi esponenti del Dolce Stil Novo. La sua poesia si distingue per un linguaggio raffinato e complesso, un'analisi acuta e spesso tormentata dell'amore, visto come forza distruttiva che annienta l'uomo. Le sue opere più importanti includono:
Influenza:
Cavalcanti ebbe una grande influenza su Dante Alighieri, che lo definì "il primo de' miei amici". Nonostante l'influenza iniziale, Dante si distanziò poi dalla visione cupa e pessimistica dell'amore propria di Cavalcanti, sviluppando una propria concezione più elevata e spirituale. La sua opera ha continuato ad ispirare poeti e scrittori nel corso dei secoli.